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Posta al di sotto della vescica, la prostata è una ghiandola dell’apparato genitale maschile che circonda il tratto iniziale dell’uretra.

Con l’avanzare dell’età, in quasi tutti gli uomini si verifica un ingrossamento della prostata, noto come Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB). L’IPB è un’affezione benigna che tuttavia può causare disturbi maggiori quali l’aumento della frequenza minzionale, un gettito urinario debole e la sensazione di un incompleto svuotamento della vescica.

Diverse sono le metodiche per il trattamento dell’IPB, dall’ansa diatermica alla tecnologia laser.

Tra le varie tecnologie laser, la più recente introduzione sul mercato è la tecnologia laser al Tulio.

La lunghezza d’onda del laser al Tulio permette un’ottima capacità di taglio e una eccellente capacità emostatica con danno termico sulla linea di taglio minimo di 0,2 mm.

Lisa Laser, azienda produttrice di laser prima ad inserire nel mercato medicale il laser al Tulio, progetta e realizza il laser RevoLix sin dal 2003.

RevoLix, oggi alla versione con potenza di 200 Watt, permette di effettuare i seguenti interventi:

 

  • Thulep ( enucleazione della prostata)

  • ThuVarp ( Vaporesezione della prostata)

  • ThuVep ( Vapoenucleazione della prostata)

  • ThuVap ( Vaporizzazione della prostata)

 

E interventi quali:

  • Incisione collo vescicale

  • Apertura stenosi uretra e uretere

  • Trattamento e coagulazione di neoplasie vescicali e ureterali

 

I vantaggi che derivano dall’uso del laser Tulio RevoLix sono:

  • Intervento chirurgico “gentile”

       Solo il tessuto target viene trattato, preservando al massimo il tessuto sottostante

  • Emostasi

       Elevata capacità coagulante e metodica indicata per pazienti che assumono anticoagulanti

  • Possibilità di Istologico

       Il tessuto prelevato può essere campionato ed esaminato

  • Dismissioni Ospedaliere rapide

       Breve periodo di cateterizzazione che vuol dire breve periodo di ospedalizzazione.

I vantaggi che derivano dall'utilizzo del set MiLEP da 22 ch sono:

  • Salvaguardia dell'uretra: particolarmente idoneo se l'uretra è già lesionata e stenotica grazie al ridotto diametro (22 ch) al posto dell'utilizzo del classico resettore da 26ch.      

  • Salvaguardia dell'uretra: dopo circa un'ora e mezza di intervento chirurgico con il resettore da 26 ch il rischio di possibili complicanze post intervento (stenosi) aumentano. L'utilizzo del resettore da 22 ch limita le possibili complicanze.

       Elevata capacità coagulante e metodica indicata per pazienti che assumono anticoagulanti

  • Flusso di lavaggio di poco inferiore al resettore da 26 ch poichè si utilizza un'ottica operativa da 2,9 mm al posto di un'ottica di 4 mm.     

  • Ottica da morcellazione che si inserisce sulla camicia esterna da 22 ch al fine di completare l'intervento con il minore calibro possibile. Possono essere utilizzati tutti i resettori in commercio grazie al diametro del canale operativo  da ben 5 mm.

Iperplasia prostatica benigna

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