top of page

Prolasso degli organi pelvici (POP), definizione: “La discesa di uno o più delle seguenti strutture:  parete vaginale anteriore, parete vaginale posteriore, utero (cervice) o apice della vagina (volta vaginale o cicatrice della cuffia dopo isterectomia). La presenza di qualsiasi segno di questo tipo dovrebbe essere correlata ai sintomi rilevanti di POP. Più comunemente, questa correlazione si verificherebbe a livello dell'imene o oltre” - IUGA/ICS Joint Report on Terminology – Neurology and Urodynamics 29:4-20 ( 2010).

Gli organi pelvici sono mantenuti nella loro posizione anatomica da un sistema di sostegno (muscolo elevatore dell'ano) e da un sistema di sospensione (fascia endopelvica e legamenti pubo-genito-sacrali e cardinali): questi sistemi possono perdere la loro efficienza a seguito di eccessive sollecitazioni meccaniche (parti distocici, stipsi cronica) o semplicemente per indebolimento strutturale dovuto alla carenza ormonale che sopravviene dopo la menopausa.

Il rilasciamento dei tessuti che sostengono gli organi pelvici possono causare la dislocazione verso il basso, nella vagina, di uno o più di questi organi; ciò può avere come risultato la protrusione dello/degli stesso/i organo/i attraverso l’introitus vaginale.

 

Secondo il rapporto congiunto IUGA / ICS, queste sono le principali procedure non chirurgiche e chirurgiche per il trattamento del prolasso degli organi pelvici:

- conservative / terapie non chirurgiche: interventi sullo stile di vita (ad es. perdita di peso), pessari, allenamento del pavimento pelvico.

- terapie chirugiche: ogni procedura chirurgica deve essere descritta in base alla sua specificità del sito e come chirurgia primaria o chirurgia di recidiva. Le procedure chirurgiche sono principalmente suddivise per approccio chirurgico come segue:

  • procedure obliterative

  • riparazioni transaddominali

  • riparazioni transvaginali

 

Le linee guida raccomandano la chirurgia fasciale come trattamento di prima linea, per ridurre il rischio di recidiva.

Promedon ha sviluppato tre sistemi per il trattamento del POP:

- Ancoris - un sistema di ancoraggio al legamento sacrospinoso per via transvaginale per il trattamento del prolasso apicale femminile mediante una procedura sicura, affidabile e minimamente invasiva. Può essere usato per trattare difetti apicali isolati o per realizzare un fissaggio apicale simultaneo al fine di minimizzare il rischio di recidiva della riparazione fasciale.

- Splentis - nel caso in cui il chirurgo dovesse vedere che i tessuti nativi non sono sufficientemente forti da essere suturati o sospesi è consigliato l’utilizzo del Sistema Splentis, in quanto ha all’interno del suo kit un impianto di rinforzo costituito da una mesh di polipropilene tipo I ed è un'opzione che permette di conseguire un ancoraggio più affidabile nell'area che sarà sospesa.

- Calistar S - In caso di recidiva è raccomandato l’utilizzo del Sistema Calistar S, che ha una mesh di polipropilene tipo I con un'area centrale ultraleggera (16 g/m2) e con indici di elasticità differenti sugli assi longitudinale e trasversale.

Prolasso degli organi pelvici

bottom of page